MANUTENZIONE FOTOVOLTAICO

Come mantenere efficiente il proprio impianto fotovoltaico

MANUTENZIONE E INCENTIVI

Fino a una decina di anni fa gli impianti fotovoltaici erano considerati un prodotto di nicchia. Non c’è da stupirsi visto che il costo al Kilowatt era superiore ai cinquemila Euro.
L’enorme spinta data dagli incentivi al fotovoltaico dei conti energia, non solo in Italia, ha fatto sì che il mercato degli impianti fotovoltaici si allargasse a macchia d’olio favorendo un notevole avanzamento tecnologico in termini di resa e durata dei componenti, e naturalmente l’abbassamento dei prezzi. Questo ha anche consentito la nascita di professionisti specializzati nella manutenzione fotovoltaico.

Al giorno d’oggi un impianto può costare anche meno di duemila Euro al Kilowatt potendo inoltre contare su materiali molto più performanti rispetto a dieci anni fa.
Inoltre la possibilità di poter detrarre il 50% delle spese per un impianto rende il fotovoltaico ancora conveniente nonostante la mancanza di incentivi statali.

MANUTENTORI DEL FOTOVOLTAICO

L’enorme parco fotovoltaico italiano installato negli ultimi anni ha favorito la nascita di nuove attività professionali legate agli impianti fotovoltaici creando così migliaia di posti di lavoro.
Nello specifico si è vista la diffusione di installatori specializzati e organizzati (EPC) e di società di manutenzione dedicate al fotovoltaico.

Se è vero che con il termine dei conti energia molti EPC hanno dovuto “tirare i remi in barca” se non addirittura chiudere l’attività, i manutentori di impianti fotovoltaici hanno consolidato la propria attività per il semplice fatto che chiunque abbia installato un impianto fotovoltaico, dal 3 chilowatt domestico ai Megawatt, ha tutto l’interesse a far sì che duri almeno vent’anni.

COSA SIGNIFICA FARE LA MANUTENZIONE

Quando si parla di manutenzione impianti fotovoltaici è importante tenere in massima considerazione un concetto che è valido per tutto ciò che si vuole mantenere in salute, ovvero: “prevenire è meglio che curare”.

Nel caso degli impianti fotovoltaici il concetto è molto concreto. Pannelli, inverter, cavi e strutture sono in funzione 365 giorni all’anno e sono esposti a tutti gli agenti atmosferici, rischiando così di deteriorarsi progressivamente.

Per durare nel tempo, un impianto fotovoltaico a bisogno di essere controllato periodicamente. La frequenza dei controlli dipende molto dalla taglia dell’impianto e dal tipo di installazione. Si può andare da una frequenza annuale (per i piccoli impianti domestici) fino ad una frequenza settimanale. Tutto dipende dalla quantità di componenti installati e dalla portata dell’energia prodotta.

COSA CONTROLLARE

Anche la quantità di controlli dipende, ovviamente, dalla dimensione e dalla tipologia dell’impianto.
Si possono identificare delle attività di base che possono essere valide, e dare un significativo apporto alla manutenzione, per qualsiasi tipologia di impianto. Dalla check list di un manutentore non dovrebbero mai mancare queste attività:

- Ispezione visiva dei moduli; è un’attività fondamentale che se svolta da tecnici qualificati può identificare un gran numero di nodi critici come lo stato della pulizia e dell’integrità dei moduli, l’eventuale cedimento delle strutture di sostegno e le condizioni del serraggio di viti e bulloni.

- Ispezione termografica; attività ormai entrata nello standard dei principali O&M del fotovoltaico. Completa l’ispezione visiva dei moduli e consente di evidenziare surriscaldamenti dei componenti (celle e scatole di giunzione) che possono causare danneggiamenti permanenti ai pannelli.

- Verifica degli inverter; la maggior parte degli inverter consentono di mantenere in produzione un impianto anche in presenza di anomalie (piccoli problemi di isolamento, guasti alle ventole di raffreddamento, sbalzi di tensione sul lato AC, ecc). Tuttavia quello che sembra un pregio, la continuità di servizio, può rivelarsi dannosa sul lungo periodo perché il proprietario di un impianto, vedendo che il proprio sistema continua a produrre potrebbe trascurare anomalie che possono col tempo degenerare in veri e propri guasti. Intervenire in tempo ed eliminare le anomalie è l’attività che più di tutte consente di prolungare la vita utile di un impianto fotovoltaico.

- Verifica delle stringhe; sbalzi di tensione, umidità e temperatura possono causare la rottura dei fusibili posizionati a valle delle stringhe sul lato DC. Un fusibile bruciato non causa necessariamente lo stop dell’intero impianto e quindi, come per le anomalie degli inverter, rischia di essere rilevato con molto ritardo. Più un impianto è grande, più il numero di stringhe (e quindi fusibili) aumenta. Non è raro trovare impianti con stringhe ferme da mesi (se non anni) causate dalla bruciatura di un semplice fusibile.

IL MONITORAGGIO

I controlli sopra elencati possono essere più che sufficienti per impianti di piccole dimensioni. Per impianti più grossi (oltre i 20 kWp) potrebbero essere necessarie ulteriori operazioni come ad esempio il controllo delle cabine di trasformazione, la verifica dei quadri di alternata, dei sezionatori e degli scaricatori in DC, il controllo delle cabine di trasformazione.
Tuttavia la parte fondamentale della manutenzione di un impianto di grandi dimensioni è il sistema di monitoraggio.

Un impianto di dimensioni medio/grandi non può fare a meno di un sistema di monitoraggio. È uno strumento fondamentale per tenere sotto controllo l’andamento dell’impianto e lo stato degli inverter.
Un buon sistema di monitoraggio può consentire un risparmio notevole in termini di manutenzione straordinaria perché fornisce al proprietario (o al manutentore) le informazioni necessarie per valutare la resa dell’impianto in relazione alle condizioni meteo e alle potenzialità dello stesso.
Molto spesso succede che, in assenza di un sistema di monitoraggio, intere sezioni di impianti fotovoltaici rimangano spente per mesi in attesa di essere riattivate durante un intervento di manutenzione programmata.

In generale, i prezzi per il monitoraggio di un impianto fotovoltaico possono variare da 50 a diverse migliaia di Euro. Per impianti domestici il consiglio è di non superare i 150 Euro, sotto i quali si possono trovare molti validi sistemi sia per il monitoraggio di contatori che di inverter. Gli impianti di dimensioni maggiori hanno bisogno di un sistema che consenta una maggiore precisione e che integri un sistema di allarme efficiente e puntuale e quindi la spesa può lievitare di molto.

MANUTENZIONE "BUROCRATICA"

Fare la manutenzione di un impianto fotovoltaico non implica soltanto interventi di carattere tecnico. La maggior parte delle aziende di manutenzione svolgono all’interno di contratti O&M dei servizi di assistenza burocratica.
Essendo sottoposti a diverse normative, gli impianti sono oggetto di adeguamenti tecnici (vedi ad esempio le recenti delibere 243/2013 e delibera 786/2016), integrazioni documentali, revisioni contrattuali (vedi decreto Spalma Incentivi), dichiarazioni antimafia, fatturazione ad enti pubblici.

Enel e GSE sono i principali enti con cui un proprietario di impianto fotovoltaico ha regolarmente a che fare. Non di rado capita che la mancanza di un adempimento delle normative possa comportare la sospensione dell’incentivo se non addirittura la disconnessione dell’impianto dalla rete.

LUNGA DURATA

La durata di un impianto fotovoltaico dipende quasi esclusivamente da come viene mantenuto negli anni. Una manutenzione efficiente, affidata a professionisti seri, può compensare gli eventuali difetti dovuti ai componenti o all’installazione/progettazione.
Controlli programmati e interventi mirati uniti ad un monitoraggio efficiente ed a un aggiornamento normativo costante possono consentire di raggiungere e superare i 20 anni di vita utile, consentendo a chi ha investito nel fotovoltaico di sfruttare appieno i vantaggi derivati da un generatore di energia da fonte rinnovabile.