Pulizia Pannelli Fotovoltaici

Quando e perché la pulizia dei pannelli fotovoltaici diventa necessaria

IL DILEMMA SULLA PULIZIA DEI PANNELLI

Come manutentori ci viene spesso chiesto se la pulizia dei pannelli fotovoltaici è un'operazione conveniente. La nostra risposta non è affatto scontata.

In questi anni si è discusso molto sulla questione della convenienza (o meno) della pulizia, ed esperti di ogni si sono prodigati nello sviscerare questo dubbio amletico. Alcuni si schierano a favore di interventi annui (se non addirittura mensili) mentre altri sostengono che è completamente inutile. La verità è che ogni situazione dev'essere valutata singolarmente. Non esistono ricette che vadano bene per tutti.

La nostra esperienza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici ci consente di dare un'opinione attendibile su questo argomento. In questi anni abbiamo lavato pannelli fotovoltaici su diverse centinaia di impianti e conosciamo bene gli effetti di tale attività. I dati che abbiamo ricavato ci dicono che il lavaggio dei pannelli è conveniente se effettuato con la giusta regolarità. Questo può significare un intervallo di tempo che può variare da pochi mesi ad alcuni anni.

LA TIPOLOGIA DI SPORCO

Ma cosa influisce sulla valutazione della frequenza? Il livello di sporco in rapporto al calo delle prestazioni, certamente.
Tuttavia non dovrebbe essere l'unica ragione per pulire i pannelli fotovoltaici. a pulizia consente inoltre di rimuovere quel tipo di depositi che possono incidere poco o nulla sulla produzione, come ad esempio la salsedine o gli escrementi di uccelli, e che possono causare danni ai componenti dell'impianto fotovoltaico. A questo punto bisognerebbe capire come pianificare l'eventuale pulizia dell'impianto. Normalmente quando veniamo incaricati di valutare questo tipo di attività seguiamo una scaletta che ci consente di arrivare ad una pianificazione conveniente:

VALUTAZIONE VISIVA DEI PANNELLI

È l'ispezione più importante. Se effettuata da un tecnico esperto consente non solo di valutare le diverse tipologie di depositi ma anche di evidenziare eventuali anomalie presenti sui pannelli (fissaggio delle viti, rottura dei vetri protettivi, spostamento della struttura portante etc.). Uno dei passaggi fondamentali di questa attività è, sembra banale, è lo scorrimento di un dito sulla superficie dei moduli. In questo modo, un tecnico esperto, è in grado di ricevere quasi tutte le informazioni necessarie alla pianificazione della pulizia.

ISPEZIONE TERMOGRAFICA

L'utilizzo di una termocamera professionale consente di rilevare i surriscaldamenti causati da difetti, guasti e ombre sulle celle fotovoltaiche.
Questi surriscaldamenti possono causare il danneggiamento delle celle e compromettere il funzionamento dell'intero impianto. I depositi di natura sabbiosa tendono ad intaccare le celle più vicine al bordo inferiore del pannello causando il tipico effetto a mezzaluna.

La pulizia può aiutare a rimuovere le cause che comportano l'innalzamento vertiginoso delle temperature delle celle a causa dell'effetto resistivo e che non necessariamente causano una riduzione delle prestazioni.

IDENTIFICARE I SEDIMENTI

Lo sporco depositato sui pannelli non è mai della stessa natura.
I depositi di sabbia e polvere (molto comuni nelle zone rurali) sono molto diversi da quello delle polveri sottili, depositi da combustione solitamente presenti in zone densamente urbanizzate.
Ogni deposito ha una certa resistenza allo sciacquo , ovvero la capacità di essere rimosso con la semplice pioggia.

Nelle zone rurali dove i pannelli tendono ad accumulare più frequentemente depositi di tipo sabbioso (causato dal lavoro nei campi con macchine agricole) questo deposito può venire facilmente rimosso dopo una giornata di pioggia.
Se le giornate di pioggia capitano con una certa frequenza, i pannelli possono rimanere in condizioni accettabili anche per diversi anni.

Al contrario, il deposito da polveri sottili (inquinamento) o da combustione da produzione industriale (industrie meccaniche, lavorazione dei metalli falegnamerie, etc), sono molto più difficili da rimuovere. Gli acquazzoni estivi non sono sufficienti a rimuovere questo tipo di deposito che tende a diventare ancora più “duro” con il passare del tempo poiché il calore sulla superficie dei moduli (che in estate può superare i 60°C) causa la cottura dei sedimenti rendendoli difficili da rimuovere anche con apposite spazzole.

Un altro deposito da non sottovalutare è la salsedine che in zone marittime (e fino a 10 km nell'entroterra) può causare non solo una riduzione delle prestazioni dell'impianto ma anche un danno alle strutture non zincate causato dall'elettrolisi che la salsedine concorre a causare

L'IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO

Su un impianto fotovoltaico di dimensioni maggiori di 20 kW non dovrebbe mai mancare un buon sistema di monitoraggio.
Esso serve a tenere sotto controllo le rese di inverter, quadri di parallelo e pannelli, consentendo quindi agli incaricati della manutenzione di intervenire qualora si verificassero eventi che comportino una diminuzione più o meno importante delle prestazioni. Nel caso della pulizia degli impianti fotovoltaici, il monitoraggio è fondamentale per quantificare la perdita di produzione dovuta alle condizioni dei moduli e per calcolare l'intervallo di tempo ideale tra un intervento di pulizia e l'altro.

FATEVI CONSIGLIARE

Consentendo ad un tecnico specializzato di valutare la reale condizione della pulizia del nostro impianto fotovoltaico, possiamo avere la certezza di programmare interventi che portino dei reali vantaggi, e che consentano di mantenere efficiente quella parte dell'impianto fotovoltaico esposta 365 giorni all'anno (per almeno 20 anni) a tutti gli agenti atmosferici. Come spiegato in questo articolo, pulire gli impianti fotovoltaici (almeno una o due volte nella vita dell'impianto) è utile, se non alla resa, al mantenimento dell'efficienza dei pannelli fotovoltaici.